Coronavirus: il coworking come ricetta contro una maggiore diffusione

Il coronavirus si sta diffondendo in modo epidemico e al momento non si intravede una fine. Da un lato, questo sconvolge i dipendenti; dall'altro, i datori di lavoro hanno un dovere. Il coronavirus rappresenta anche un rischio per le aziende. Le aziende considerano la suddivisione degli uffici e il coworking come parte della gestione della continuità aziendale, un mezzo efficace contro la rapida diffusione.

La suddivisione dell'ufficio è un modo per sfidare il virus della corona. (Immagine: Pixabay.com)

L'applicazione delle misure di protezione è una sfida enorme per le aziende. Per tutti è difficile resistere ad abitudini come quella di stringere la mano. E cosa succede se, nonostante tutte le misure di protezione, più persone in un reparto hanno l'influenza nello stesso momento o prendono il virus della corona e vengono messe fuori gioco per un po'? Si tratta di uno scenario orribile per qualsiasi azienda, in quanto interrompe i processi di lavoro e le catene di fornitura e mette seriamente a rischio la produttività e la continuità aziendale. Questo mette a rischio anche i posti di lavoro.

Il frazionamento dell'ufficio: un mezzo contro la diffusione del coronavirus

Nessun datore di lavoro vuole correre il rischio che interi reparti siano fermi. Poiché la collaborazione trasversale è una sfida per i team che lavorano in ufficio per un periodo di tempo prolungato, le aziende devono cercare delle soluzioni. Credit Suisse, ad esempio, secondo il NZZ i dipendenti che svolgono funzioni critiche per l'azienda sono suddivisi in diversi uffici. Gradualmente, la suddivisione degli uffici sarà estesa ad altri dipartimenti.

Coworking: 20 richieste % in più a causa del virus Corona

L'allontanamento sociale può essere attuato in ufficio attraverso la suddivisione dell'ufficio. In questo modo, se un dipendente viene infettato, tutti gli altri membri del team non sono immediatamente a rischio e l'attività aziendale viene mantenuta. Le aziende dividono i team facendo lavorare metà dei dipendenti in uffici non di proprietà per ridurre al minimo il rischio di infezioni. Poiché non tutte le aziende dispongono di strutture spaziali adeguate per suddividere i reparti, i fornitori di coworking sono attualmente molto richiesti. Secondo Roger Krieg, CEO del più grande provider di coworking svizzero OfficeLAB, la domanda di spazi di coworking è già aumentata di 20 % negli ultimi giorni.

Camere ad alta sicurezza

Poiché le aziende sono sottoposte a pressioni estreme, sono necessarie flessibilità e agilità in tutte le sedi. Krieg continua: "Le aziende vogliono dividere i loro locali immediatamente, da un giorno all'altro". Si può persino allestire una stanza di sicurezza individuale, la cosiddetta war room, in pochissimo tempo.

Autore:
Roman Probst è un professionista della comunicazione e delle vendite con una laurea in comunicazione aziendale e giornalismo e un CAS in marketing digitale. Esperienza nella creazione e nello sviluppo di aziende fino alla vendita. Premi multipli nella comunicazione di marketing e come imprenditore.
www.marketing-probst.ch

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