Metastudio 2019: competenze di leadership nell'era digitale

Il metastudio IFIDZ mostra: I requisiti di competenza per i manager stanno diventando più stratificati e complessi, ma la cosa più importante rimane la relazione da persona a persona.

Anche nell'era digitale, le capacità di leadership "umane", cioè analogiche, sono richieste, secondo un metastudio. (Immagine: Gerd Altmann / Pixabay.com)

"Di quali competenze hanno bisogno i leader per avere successo nell'era della digitalizzazione?" Per scoprirlo, l'Institute for Leadership Culture in the Digital Age (IFIDZ), Francoforte, ha preparato un meta-studio per il quale sono stati valutati 61 studi e indagini sul tema "Leadership & Management" pubblicati tra il 2012 e il 2018. Lo scopo del metastudio era quello di determinare, tra le altre cose:

  • Secondo gli studi analizzati, di quali competenze hanno bisogno i manager nell'era digitale?
  • Quali nuove competenze ci si aspetta da loro? E:
  • Quali competenze hanno la massima rilevanza per il successo della leadership?

A questo scopo, sono stati esaminati 61 studi e sondaggi sul tema della leadership di vario tipo, a cui hanno partecipato in totale più di 100.000 persone - per lo più manager, ma anche impiegati e accademici in alcuni casi. I contenuti di questi studi primari sono stati valutati per il metastudio principalmente in modo formale-descrittivo. Ciò significa che è stato analizzato principalmente in quanti studi certe competenze sono state nominate come competenze di leadership rilevanti. Poi una classifica delle competenze è stata creata da queste competenze in base alla frequenza della loro menzione nel metastudio.

Capacità di leadership analogica e digitale

In totale, la classifica elenca 86 competenze di leadership che, secondo gli studi primari, hanno rilevanza per il successo della leadership. Le competenze più frequentemente menzionate in termini assoluti sono:

  • Capacità di comunicazione (57%),
  • Capacità di cambiare (39%) e
  • Apprezzamento/orientamento dei dipendenti (33%).

Tuttavia, lo studio e la classifica delle competenze distinguono tre tipi di competenza.

  • "Competenze "analogicheComprendono competenze che erano già conosciute e rilevanti nell'"era pre-digitale" (per esempio negli anni '80) e che non sono cambiate o sono cambiate solo marginalmente nella loro essenza e nel loro contenuto.
  • "Competenze "analogiche": Includono competenze che erano già conosciute e rilevanti nell'"era pre-digitale", ma che sono cambiate significativamente nella loro natura e nel loro contenuto come risultato della digitalizzazione.
  • Competenze "digitali": Includono competenze che o non esistevano nell'"era pre-digitale" o avevano poco significato e sono diventate rilevanti solo nel contesto della digitalizzazione.

 Le competenze "analogiche" più frequentemente menzionate negli studi primari sono:

  • Capacità di cambiare (39%),
  • Apprezzamento (33%) e
  • Capacità innovativa (30 per cento).

Le competenze "analogiche" più frequentemente menzionate sono:

  • Capacità di comunicazione (57%)
  • Capacità della rete (26%) e
  • Capacità decisionale (25 per cento).

Le competenze "digitali" più frequentemente menzionate sono:

  • Orientamento alla trasparenza (31%),
  • Competenza digitale/informatica (28%) e
  • Abilità di Eterarchia (26%).

Il leader perfetto: un "Maestro dell'universo"?

Secondo l'IFIDZ, una delle conclusioni che si possono trarre dalla valutazione degli studi primari su cui si basa il metastudio è la seguente: Il profilo dei requisiti dei leader nell'era digitale sembra essere così stratificato e complesso - date le 86 competenze menzionate negli studi primari - che il leader perfetto sembra essere un "maestro dell'universo".

Tuttavia, questo non dovrebbe essere ignorato: Negli studi primari, il termine "competenza" non è definito in modo univoco. Inoltre, le competenze (o abilità, capacità e tratti di personalità) menzionate sono spesso interconnesse e la terminologia varia e cambia. Per esempio, negli studi pubblicati fino al 2015, i termini "velocità" e "flessibilità" sono menzionati abbastanza frequentemente come competenze, mentre negli studi pubblicati dopo, il termine "agilità" tende a dominare. Inoltre, gli studi parlano a volte di "capacità motivazionale", a volte di "capacità ispiratrice" e a volte di caratteristiche associate come "essere un modello di ruolo" o "essere un visionario" o "essere ottimista". Pertanto, la conclusione è ammissibile: La leadership nell'era digitale è davvero impegnativa, ma non è un compito che solo le persone con superpoteri possono padroneggiare.

Le persone guidano le persone

Un'altra scoperta interessante, secondo IFIDZ, è che le richieste di leadership nell'era digitale sembrano essere più "analogiche" di quanto la digitalizzazione dell'economia o il business delle aziende suggerirebbero. Se si categorizzano le 86 competenze in termini di relazione con la digitalizzazione, emerge il seguente quadro: Delle 86 competenze, si possono identificare le seguenti

  • 72% come analogico,
  • 15 per cento come analogico e
  • 13% come digitale

essere classificati.

Questo significa che il processo di leadership è in gran parte analogico, anche nell'era digitale, perché: Le persone guidano le persone. Anche se la digitalizzazione ha una grande influenza sul lavoro e sui processi di comunicazione, non sostituisce la relazione umana. Tuttavia, l'IFIDZ avverte che l'importanza delle "competenze digitali e analogiche" non dovrebbe essere sottovalutata alla luce di questo fatto, perché: Delle prime 15 competenze, otto, cioè più della metà, hanno un carattere corrispondente.

Per maggiori informazioni sul "Metastudy 2019: Leadership Competencies in the Digital Age", visitate il sito web IFIDZ (www.ifidz.de). Se lo desideri, puoi anche richiedere un riassunto gratuito della gestione del metastudio nella sezione "Studi".

(Visitato 228 volte, 1 visite oggi)

Altri articoli sull'argomento